Per garantire un servizio di pulizia ottimale all’interno dell’hotel, è fondamentale sviluppare una strategia ben pensata. Una parte cruciale di questa strategia riguarda la valutazione della capacità lavorativa del personale addetto alle pulizie, in modo da assicurarsi di avere sempre il numero adeguato di dipendenti in servizio in ogni momento.
Il numero esatto di addetti alle pulizie necessari per turno dipenderà dalla quantità di lavoro richiesta. Questo, a sua volta, dipenderà dal numero di camere presenti nell’hotel, dal numero di camere da pulire e preparare per i nuovi ospiti e dalla quantità di pulizie necessarie nel resto della struttura.
Uno dei suggerimenti più utili per la pulizia dell’hotel è calcolare il tempo medio necessario al personale addetto alle pulizie per completare in modo accurato la pulizia e la preparazione di una singola camera d’albergo. Utilizzando questo dato, è possibile stimare approssimativamente quante stanze possono essere gestite durante un turno di lavoro, il che aiuterà a determinare il numero di membri del personale necessari per coprire un determinato turno.
È importante considerare anche altri fattori nella strategia di pulizia dell’hotel, come l’orario di arrivo e partenza degli ospiti, le richieste speciali dei clienti e le attività di manutenzione programmate. Questi elementi possono influenzare la distribuzione del personale e la pianificazione delle pulizie in modo da ottimizzare l’efficienza e soddisfare le esigenze degli ospiti.
Inoltre, è utile prevedere una formazione adeguata del personale addetto alle pulizie, al fine di garantire che siano a conoscenza delle procedure corrette e delle aspettative di pulizia dell’hotel. La comunicazione efficace tra il personale delle pulizie e gli altri dipartimenti è anche fondamentale per un’ottima gestione della pulizia e del servizio in generale.
In conclusione, l’elaborazione di una strategia di pulizia ben strutturata rappresenta un passo fondamentale per garantire un ambiente pulito e accogliente all’interno dell’hotel. Calcolare il carico di lavoro, pianificare i turni del personale addetto alle pulizie e fornire una formazione adeguata contribuiranno a garantire un servizio di pulizia efficiente e di alta qualità, che soddisferà le aspettative degli ospiti e promuoverà una reputazione positiva per l’hotel.
Il 1° aprile 2023 (ma con applicazione a decorrere dal 1° luglio 2023) è entrato in vigore il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, un testo finalizzato a semplificare e sburocratizzare le procedure di appalto. Le disposizioni del Codice sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 77 il 31 marzo. Le innovazioni previste tengono conto dei pareri della Conferenza Unificata e delle competenti Commissioni parlamentari, mirando a promuovere la semplificazione, la sburocratizzazione e la liberalizzazione. Questo strumento permette alle istituzioni e alle imprese di lavorare con maggiore velocità per fornire beni e servizi ai cittadini, afferma il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La digitalizzazione delle procedure, in vigore dal 1° gennaio 2024, permetterà di risparmiare da sei mesi a un anno per la realizzazione di gare. Una banca dati degli appalti conterrà le informazioni sulle imprese, fungendo da carta d’identità digitale consultabile in ogni momento. Ciò eviterà la necessità per i partecipanti alle gare di presentare documenti cartacei ad ogni occasione, comportando notevoli risparmi di costi e soprattutto di carta. Questa norma rappresenta un notevole vantaggio anche dal punto di vista ambientale. Gli enti appaltanti, così come le imprese e i cittadini, avranno accesso online ai dati per garantire la trasparenza del processo.
Con la liberalizzazione degli appalti fino a 5,3 milioni di euro, le stazioni appaltanti potranno scegliere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti, rispettando il principio della rotazione. Allo stesso modo, per gli appalti fino a 500.000 euro, le piccole stazioni appaltanti potranno procedere direttamente senza passare attraverso le stazioni appaltanti qualificate. Questa semplificazione dei tempi sarà particolarmente vantaggiosa per i piccoli comuni che devono eseguire lavori di modesta entità, che rivestono grande importanza per la vivibilità dei luoghi e il benessere delle comunità.
Infine, ma non meno importante, si prevede la tutela del “made in Italy”: tra i criteri di valutazione dell’offerta, sarà premiato il valore percentuale dei prodotti italiani o provenienti dai paesi dell’Unione Europea rispetto al totale. Questa disposizione protegge le forniture italiane ed europee dalla concorrenza sleale di paesi terzi. Le stazioni appaltanti potranno anche specificare i criteri di approvvigionamento dei materiali per soddisfare gli standard di qualità più elevati. Tra i criteri premiali, sarà valorizzata la promozione delle imprese con sede nel territorio interessato dall’opera.